Giardino condominiale, la manutenzione con il bonus verde

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Il giardino condominiale è un’importante risorsa per la collettività condominiale che molto spesso è disposta ad investire somme di una certa importanza per mantenere il decoro degli spazi verdi. 

Una volta che tali aree comuni verdi sono state migliorate, così come prevede l’articolo 1102 c.c., il loro uso deve essere garantito a ogni condomino, al quale è peraltro permesso di farne anche un utilizzo particolare purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri proprietari di usufruirne e di goderne in pari modo. 

Tra le numerose agevolazioni fiscali disponibili quest’anno c’è anche il bonus verde, meglio noto come bonus giardino. Vediamo nel dettaglio come funziona.

Manutenzione delle aree verdi: il bonus verde

Il “bonus verde”, è la detrazione Irpef prevista in prima battuta per l’anno 2018 e prorogata fino al 2024 (salvo modifiche). 

Il risparmio d’imposta è pari al 36% della spesa sostenuta per la sistemazione, creazione o modifica di spazi verdi, per la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi, e per altri interventi innovativi destinati a donare un nuovo look a balconi e aree all’aria aperta, oppure coperte o da coprire, con piante e fiori, di unità immobiliari residenziali.

Il limite massimo di spesa è di 5mila euro annui, quindi, non può essere superiore a 1.800 euro (36% di 5mila euro) per immobile.

La tassazione agevolata può essere applicata anche per la sistemazione e il rinnovamento sulle parti comuni esterne condominiali (l’importo massimo di spesa è di 5mila euro per abitazione).

La detrazione è destinata al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile in base ai millesimi a condizione che abbia effettivamente pagato la somma al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

In relazione ad interventi sul verde, il condominio è a tutti gli effetti un “luogo di lavoro“, soggetto a quanto previsto dal Dlgs 81/2008 (Testo unico per la sicurezza sul lavoro).

Le aziende e i professionisti incaricati devono essere scelti con diligenza, non solo su base economica ma soprattutto sulla base di requisiti tecnici, formativi e professionali e devono essere in grado di fornire adeguata documentazione sul lavoro che andranno a svolgere, sia per quanto riguarda la tecnica, sia la sicurezza.

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